Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza
CRISI D'IMPRESA e CONTROLLO DI GESTIONE
Il Codice ha l’obiettivo di riformare in modo organico la disciplina delle procedure concorsuali
competenze specifiche
Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza
Con l’emanazione del D.lgs. 26 ottobre 2020, n. 147 (testo in calce) pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 276 del 5 novembre 2020, il nostro legislatore ha introdotto importanti disposizioni integrative e correttive al Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza di cui al D.lgs. 12 gennaio 2019, n. 14.
Il Codice ha l’obiettivo di riformare in modo organico la disciplina delle procedure concorsuali, con le seguenti principali finalità:
a) riordino della disciplina legata alla crisi e all’insolvenza, con la costituzione di una normativa unitaria che sostituisse l’attuale Legge Fallimentare (R.D. 16 marzo 1942, n. 267)
b) consentire una diagnosi precoce dello stato di difficoltà delle imprese, attraverso l’adozione da parte delle imprese di misure idonee e di un assetto organizzativo adeguato (art. 2086 del codice civile) per la rilevazione delle situazioni di crisi e l’adozione tempestiva delle opportune iniziative;
c) salvaguardare la continuità delle imprese, attraverso l’avvio del processo di ristrutturazione nella fase di inizio della crisi;
d) demandare agli Organismi di Gestione della Crisi dell’Impresa (OCRI) il processo di gestione della crisi.
La riforma prevede le seguenti modifiche alla legge fallimentare:
1)si sostituisce il termine fallimento con l’espressione “liquidazione giudiziale”;
2)si introduce un sistema di allerta allo scopo di consentire la pronta emersione della crisi, nella prospettiva del risanamento dell’impresa e si dà priorità alla continuità aziendale favorendo proposte che comportino il superamento della crisi;
3)si privilegiano, tra gli strumenti di gestione delle crisi e dell’insolvenza, procedure alternative a quelle dell’esecuzione giudiziale;
4)si semplificano le disposizioni in materia concorsuale;
5)si prevede la riduzione dei tempi e dei costi delle procedure concorsuali;
6)si istituisce presso il Ministero della Giustizia un albo dei soggetti destinati a svolgere su incarico del tribunale funzioni di gestione o di controllo nell’ambito di procedure concorsuali, con l’indicazione dei requisiti di professionalità esperienza e indipendenza necessari all’iscrizione;
7)si armonizzano le procedure di gestione della crisi e dell’insolvenza del datore di lavoro con forme di tutela dei dipendenti.
Il legislatore del nuovo Codice pone a carico di diversi soggetti coinvolti (Amministratori, Collegio Sindacale, Società di Revisione e creditori pubblici qualificati) precisi obblighi e responsabilità al fine di garantire la tempestiva gestione della crisi di impresa
Gli obblighi in capo alla società posti dalla nuova norma sono:
- adozione di strutture organizzative adeguate
- strutturazione di un processo di reporting e di monitoraggio, improntati in ottica di tipo prospettivo (forward looking)
- costantemente monitoraggio del going concern, e degli indicatori di crisi di tipo prospettico
- vigilanza del Collegio Sindacale e Società di Revisione
- obblighi di segnalazione (interna e esterna) agli organi creditori pubblici qualificati al superamento di determinate soglie di esposizione
- gestione della crisi aziendale tramite gli OCRI istituiti presso le Camere di Commercio.